La monumentale opera AIDA, nella versione in musica dell’Orchestra del Baraccano, non chiede forzature spettacolari in scena, né spazi colossali o grandiosità scenografiche.
Ecco che anche gli elefanti potrebbero smettere di marciare, lasciando spazio stupiti e commossi al dramma umano tra vinti e vincitori, in guerra e in amore. Ritroviamo il soffocante gigantismo voluto da Giuseppe Verdi e l’effetto schiacciante sull’anima dei giovani protagonisti, nell’originale riduzione e nell’arrangiamento per organico strumentale a dieci parti reali, nello stile impetuoso del direttore Giambattista Giocoli, nei versi detti e sussurrati da Sandra Cavallini, nella voluta irregolarità metrica del libretto di Antonio Ghislanzoni.
Accenti lirici, tratti trionfali e improvvise sospensioni svelano le delicate profondità dell’opera. Una riduzione e arrangiamento che cercheranno, pur senza i cantanti, di restituire la potenza drammaturgia e sinfonica di quest’Opera e di far arrivare la sua profonda intimità di sentimenti e musicalità, oltre ai momenti maestosi e grandiosi ispirati dalla magnificenza della civiltà egizia.
Contrariamente alla tradizione predominante, che l’ha resa famosa principalmente per lo sfarzo delle scenografie, si vuole presentare quindi una lettura innovativa, incentrata sulla profonda intimità di sentimenti e riflessioni sulle dinamiche sociali.
ORCHESTRA DEL BARACCANO
direttore Giambattista Giocoli
Lavinia Tassinari violino
Nicoló Nigrelli violoncello
Barbara Polimeni flauto
Davide Braco clarinetto
Francesco Ricci pianoforte digitale
Alice Caradente, arpa
Luca Piazzi tromba
Valentino Spaggiari euphonium
Gianluigi Paganelli basso tuba
Simone Beneventi marimba e percussioni
riduzione dell’Opera Giambattista Giocoli
arrangiamenti musicali Fabio Codeluppi
voce recitante e adattamento teatrale Sandra Cavallini